L'idea di una rete verde forte, che concorra a ri-strutturare la città-territorio valorizzando la sua principale vocazione, è molto affascinante. In questo senso è evidente che l' "infrastruttura" principale non può non essere l'asta fluviale, che sembra quasi rappresentare un asse generatore dello sviluppo Est-Ovest! Più problematico mi sembra, invece, il tema delle riconnessioni nord-sud....tra i Parchi urbani di S.Giuliano e Roio e, alla scala più estesa, tra i 2 grandi Parchi del Gran Sasso e Sirente Velino. Come si può immaginare questa riammagliatura "trasversale", considerando che tanto il centro storico, quanto le periferie, complice l'edificazione incontrollata dell'emergenza promossa dall'amministrazione uscente,rappresentano ormai un continuum con ridottissimi spazi di intervento?
Questa riammagliatura trasversale è facilmente realizzabile lungo il versante occidentale della città (quello orientato verso Roio) per mezzo di itinerari che si attestano su porta Rivera, porta Roiana.
L'idea di una rete verde forte, che concorra a ri-strutturare la città-territorio valorizzando la sua principale vocazione, è molto affascinante.
RispondiEliminaIn questo senso è evidente che l' "infrastruttura" principale non può non essere l'asta fluviale, che sembra quasi rappresentare un asse generatore dello sviluppo Est-Ovest!
Più problematico mi sembra, invece, il tema delle riconnessioni nord-sud....tra i Parchi urbani di S.Giuliano e Roio e, alla scala più estesa, tra i 2 grandi Parchi del Gran Sasso e Sirente Velino.
Come si può immaginare questa riammagliatura "trasversale", considerando che tanto il centro storico, quanto le periferie, complice l'edificazione incontrollata dell'emergenza promossa dall'amministrazione uscente,rappresentano ormai un continuum con ridottissimi spazi di intervento?
Questa riammagliatura trasversale è facilmente realizzabile lungo il versante occidentale della città (quello orientato verso Roio) per mezzo di itinerari che si attestano su porta Rivera, porta Roiana.
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